Come avevo detto avrei dovuto iniziare a studiare ma non riesco mai a fare le cose così come le progetto. Ieri è stata una giornataccia....non ne posso proprio più. Qui ognuno crede di fare da padrone con la mia vita, nessuno però si ferma a chiedersi cosa io davvero voglio e quanti sacrifici ho fatto e faccio....quando poi vorrei che le cose andassero completamente in modo diverso. Mi innervosisce al quanto quando la fine di una storia, di un rapporto, viene completamente scaricata su di una persona...un rapporto va bene per merito di entrambe le persone e la stessa cosa vale quando finisce. Invece ultimamente le colpe chissà perchè ricadono sempre su di me....io riconosco i miei errori ma non sono stata l'unica a commetterli. Ora quando sono sola mi perdo nei ricordi e nelle mie azioni, ripercorro attimi dove forse valuto di aver sbagliato e mi accuso da sola....ma poi mi chiedo....quanto è giusto fare ciò? L'altra parte fa la stessa cosa? o più semplicemente accusa me e arrivederci? Qualche giorno fa parlavo con qualcuno che forse ha fatto della semplicità la sua saggezza...mi ha detto una cosa banale ma alla quale forse non avevo mai prestato attenzione. "Sai Simo, quando finisce una storia ti dici sempre: se io avessi fatto quello oppure quest'altro, se lui/lei avesse avuto questo comportamento oppure quell'altro...ci riempiamo la testa di questi pensieri ma poi ad un certo punto ti accorgi che se lui/lei avesse fatto diversamente non sarebbe stato/a lui/lei e la stessa cosa vale per te....una storia non finisce perchè qualcuno è sbagliato ma perchè il connubio tra le due persone non ingrana più" In effetti è un'osservazione banale ma nelle cose più semplici si nascondono le grandi verità...ed io quando mi ha detto questa cosa ho riso....per la semplicità con la quale mi aveva smontato ogni piccolo pensiero del mio mondo interiore e ridotto il tutto ad un NON ANDIAMO PIU' D'ACCORDO. Certo quando si ama non si accetta ciò, non ci arrendiamo al fatto che non si va d'accordo, che ogni piccola cosa viene vista in modo diversa dall'altra persona...che si passa più tempo a litigare che a fare l'amore. Queste cose evidenti si mettono da parte...ma poi anche se nascoste non fanno altro che farti male e logorano sempre più un qualcosa che invece andrebbe salvato. Il mio uomo mi diceva sempre che io non mi fidavo di lui e che questo mi faceva rapportare male alla storia....si tutto questo è assolutamente vero....ma stamattina ricordando la sua frase mi è tornato in mente il modo come ci siamo innamorati ed un rapporto che nasce da un tradimento ti lascia seppur latente un pregiudizio in fondo al cuore. Ricordo delle frasi sentite per altre persone esser riferite a me...non mi sentivo l'unica donna. Forse ho esagerato ma non posso imporre al mio cuore quali paure non avere...tutto ciò ha creato tanti malitesi che sommati tra loro nell'arco del tempo hanno creato immagini indelebili nella mente che contribuiva a far del male. Ora la confusione la fa da padrona dentro e fuori di me...dovrò far ordine quanto prima, ma le sue parole mi tornano in mente come un boomerang...ogni volta che cerco di non pensarci eccole li che riaffiorano, sono stanca di accusarmi, perchè lo faccio con tanta cattiveria che a volte mi spavento a pensare che sto parlando di me stessa. Lui mi ha chiesto se ho fatto un esame di coscienza, ma forse non sa che lo faccio tutti i giorni e mi rimprovero per ciò che ho fatto e non avrei dovuto, per ciò che ho evitato ma che andava fatto. Poi però mi chiedo e lo chiedo a chi può darmi un opinione....è giusto vivere una storia dove uno degli elementi essenziali come la condivisione e venuta a mancare? Non accuso lui per questo, ma la mancanza di condivisione di una passeggiata, di un momento intimo, di una risata di certo non è colpa mia....sarà forse degli impegni, del caso, della vita....ma se questo è stato offerto a noi da chissà chi o da chissà che cosa e nonostante abbiamo combattuto, non è stato possibile cambiarlo....quanto poi è giusto continuare?
p.s spero di trovare la risposta almeno dentro di me.....
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