martedì 14 aprile 2009

Capita che dopo un periodo difficile ci si senta fragili, stanchi....anche le lacrime fanno fatica a scivolare giù dagli occhi. Anche io mi sento così ultimamente.....la sera mi infilo sotto le coperte, stringo con una mano il cuscino e sfioro con le gambe le lenzuola fresche che mi accarezzano dolcemente. Nelle ultime sere mi capita spesso di desiderare che la notte non passi mai, perchè di notte tutto si avvolge di un importante silenzio, tutto tace e mi sembra che anche i miei pensieri se ne stiano li....in un angolino a riposare. A volte vorrei piangere ma solo per sfogarmi, solo per farmi sentire ma non da chi mi circonda....vorrei mi ascoltasse il mondo, la terra, il cosmo.....vorrei poter chiedere: chi sono; da dove vengo; dove vado......perchè non lo so più. Ho creduto per anni che esistesse il paese delle meraviglie, ma ora l'incantesimo si è infranto e la bolla di sapone sparita....così in un attimo. Ora raccolgo i pezzi di quella che credevo fosse la mia vita e cerco di ricostruire il tutto....non so proprio cosa ne verrà fuori, non sono mai stata brava con i puzzle, ma questa volta voglio pensare più a me. Dicevo..... in questi giorni un alone di tristezza mi accompagna, a volte sembra strano ma mi fa compagnia....non mi spaventa questo, per niente....ma per la prima volta mi spaventa il futuro, ma non per la sua caratterestica principale, l'incertezza..... ma per la presa di coscienza che tutto ciò che sarà domani di certo non sarà mai come oggi. Si d'accordo sarà anche banale la precisazione, le cose cambiano e l'ho detto anche nell'altro post, ma tra le mille invenzioni che sono state fatte nessuno ha pensato mai a fermare il tempo, mi scivola dalle mani alla velocità della luce, ad agosto compirò 24 anni e a volte mi spaventa pensare che quando ricordo i miei anni, non mi considero giovane, ma penso che mi sto avicinando sempre più ad un qualcosa.....a cosa??? questo è il problema....non lo so, ma dentro mi vedo in una corsa ad ostacoli, il mio avversario, il mio antagonista è un tipo particolare pieno di pregi e di difetti, un ladro ma anche un gentiluomo, ti ruba momenti di gioia ma ti salva dai periodi difficili, ti porta via cose e persone ma ti offre la possibilità di guarire le peggior ferite....il suo nome è TEMPO...tutti lo chiamano così, ma poi nessuno al di la di un orologio e di un calendario veramente lo conosce....io SO che non esiste, è solo una nostra invenzione.....ma siccome sono qui e non altrove, siccome la dimensione e questa e non una speciale, mi tocca correre e sfidare questa simpatica canaglia. La mia vita è una lotta contro il tempo....nel vero senso della parola quando mi accorgo che durante l'arco della giornata devo fare ventiquattromila cose che non sono "ventiquattromila baci" e nel senso diciamo metaforico perchè il tempo che scorre dentro me forse è molto più lento del tempo reale e mi ricorda a volte che certe cose non aspettano, che chi a tempo non aspetti tempo e che DEVO assolutamente migliorare la mia vita. Insomma la lotta che faccio ogni giorno con questo tizio strampalato mi stressa anche se devo dire che in brevi e fugaci attimi mi dona una sosta....forse è troppo sicuro di essere il più forte e mi concede qualche passo di vantaggio, e in quei pochi metri che percorro senza di lui o almeno senza sentire il suo fiato sul collo....mi accorgo che ci sono cose piccole piccole ma infinitamente belle e me le godo alla grande. Oggi 2 cose mi hanno resa felice....la giornata era iniziata con qualche nuvola di troppo tra me e l'azzurro...poi il sole si è fatto spazio tra le nuvole come gli scooter tra le macchine a Roma e ha preso il sopravvento, nel cielo e nel mio cuore. La bella giornata, calda e luminosa mi ha donato un sorriso in più e mi ha scaldato il cuore freddo...ho passeggiato fino a casa e ho pensato a cose stupide, solo per il gusto di farlo e mi sono tranquillizzata un pò. La seconda cosa invece sono stati dei baci...e quelli della canzone questa volta sono giusti...dolci baci, ti sfiorano appena la pelle, ti accarezzano con 2 labbra morbide, vellutate...delle labbra che ti sfiorano i polsi, e fanno quella parte del tuo corpo la più importante, la più sensibile....baci che ti inondano di piacere soltando sfiorandoti, ti inebriano, ti annebbiano la vista, ti fanno credere che non ti stanno toccando, ti fanno desiderare di essere in un altro luogo, riescono a fartelo vedere....ed è come sognare, ti fanno sperare che non finisca tutto così all'improvviso, ti conducono a chiedere ancora baci e baci ancora....ti senti trasportata, non hai più peso, superi le leggi della fisica e della gravità, riesci a sentirti leggera, alla fine voli....ma quelle lebbra sono sempre li che si insinuano sul tuo corpo, ma non superano gli abiti, rimangono in superficie, lambiscono le parti di te che tutti vedono ma nessuno nota, quelle piccole parti di un corpo oramai non tuo diventano strumenti, armoniche dai suoni melodiosi che solo un bravo musicista può intonare. Con quei baci sentivo il suo respiro tenue e delicato sui miei polsi, mi rendeva una regina e una schiava.........non riesco a spiegare il brivido che mi percorreva lungo la schiena, non riesco e non posso...non troverei le parole giuste per spiegare l'emozione, forse le parole per interpretare la gioia provata non sono state ancora inventate e anche se le trovassi non renderebbero giustizia, non sarebbe giusto minimizzare a quattro sillabe messe insieme un atto tanto semplice ma altrettanto esilarante.....lui ha fatto dei baci un arte, si un arte....come può esserlo un affresco, un quadro o una scultura...lui dipinge su di me il suo più bell' affresco, usa il mio corpo come tela e le sue labbra come pennello....i colori li trova forse nella tavolozza chiamata cuore e la cornice che adorna tutto è un misto di sensualità ed elenganza, prepotenza e dolcezza, forza e passione.....movimenti impercettibili e labbra che si rincorrono. Ma ripeto tutto ciò non è abbastanza per spiegare cosa ho avvertito in ogni millesimo del mio organismo...tutto era in subbuglio fuori e dentro di me....il cuore cantava canzoni d'amore e gli altri organi facevano il coro, le mani tremavano e le gambe cedevano, il mondo fuori era sparito...non esisteva più il tempo e neanche lo spazio....sarà passato un minuto o forse l'eternità....ero cosciente o forse avevo perso i sensi....ricordo solo che ho pensato che l'essere umano può volare.....perchè io l'ho fatto. Volete volare anche voi? Allora pensate solamente ad un uomo ed una donna che in un posto qualsiasi, in un momento qualsiasi....non fanno l'amore, ma si sfiorano la pelle in un breve istante lungo un millennio e se proprio necessitate di un tempo ritmico per capire il grado di sensualità e di percezione di movimenti allora nel frattempo che immaginate ascoltate la canzone di Mina -Ancora Ancora- renderà meglio l'idea. E a te tempo...grazie di avermi concesso un istante fulmineo di felicità......perchè se la felicità come dicono in tanti è fatta di momenti io oggi lo sono stata.

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