mercoledì 3 giugno 2009

Prendere consapevolezza delle cose è un buon affare......ma a volte il prezzo da pagare è veramente alto. In questo periodo la mia vita è appesa ad un filo....nulla è davvero più sicuro: il lavoro, l'università, i soldi, la soluzione di alcune problematiche familiari e il rapporto d'amore. Guardo tutto attraverso una bolla di sapone e penso che da un momento all'altro possa dissolversi. Oggi ho avuto la conferma di quello che da tempo oramai pensavo......LA GENTE PENSA SOLO A FREGARTI. Non posso credere che tutti cerchino i modi più meschini per approfittare della tua buona fede...dopo tante piripezie legate ad un affare da concludere nel quale purtroppo sono tirata in causa anche io, ho avuto la conferma che ancora una volta, con sguardo docile e voce ingannevole qualcuno CREDE e sottolineo CREDE di utilizzare l'astuzia in modo unico e strisciando come un serpente possa coglierti di spalle e farti morire con il suo veleno. Per fortuna e solo oggi dopo tante lacrime dico per fortuna, che la vita mi ha sempre messo davanti a tanti problemi, scogli insormontabili da superare che spesso mi toglievano la gioia di vivere. Ci sono stati momenti in cui mi chiedevo perchè tante cose fossero capitate a me, mi chiedevo perchè non potevo avere le cose più semplici.....ora so che tutto ciò che ho affrontato è stato per un valido motivo. Quando seguivo il corso di catechismo per fare la cresima la suora diceva spesso che i problemi della vita servono per formarsi una spina dorsale, dura e ben dritta per non rassomigliare ad un mollusco....ecco ora io so che ho una spina dorsale forte per portare i pesi della vita e dritta affinchè io possa guardare fin troppo bene la realtà negli occhi. Diverse persone mi hanno detto che io sono una ragazza che pensa sempre al peggio e mai che le cose possano andare bene...d'accordo io il bicchiere lo vedo mezzo vuoto o forse completamente vuoto ma credo che chiunque dica questo dovrebbe chiedersi il perchè ciò accade e pensare poi se non faccio bene. Ci sono stati momenti della mia vita caratterizzati da lunghi silenzi....dei silenzi che venivano interpretati come timidezza......ma chiunque avvesse letto i miei diari avrebbe avuto certamente un ottica differente. Il mio primo scoglio, grande come un palazzo e duro come la roccia si è presentato molti anni fa.....esso ha deciso per me il bello e il cattivo tempo, mi ha tenuta prigioniera per anni che mi sono sembrati secoli e faceva di me una foglia leggera e debole, una foglia che puntualmente viene colpita da forti raffiche di vento, da vere tempeste e quando poi tutto si calma rimane li tremante e impaurita ancor più stordita di prima. Grazie al Cielo ho le radici veramente forti, ma del resto la natura è perfetta, ti offre le armi adatte per sconfiggere gli ostacoli e poi la mia filosofia è che..... TI CAPITA SOLO CIO' CHE TU SEI IN GRADO DI SUPERARE. Ho sempre pensato questa cosa e ne ho fatto tesoro per utilizzarla nei momenti di totale abbandono, mi dicevo che qualsiasi cosa accadeva io potevo superarla perchè se accadeva era solamente perchè era stata cucita per le mie misure. Oggi non potrà mai accadermi qualcosa che invece succederà fra dieci anni, perchè io non sono ancora la persona che sarò in quel tempo e le armi per affrontare quel qualcosa non le ho ancora. Si forse sembrerò matta ma se la pazzia mi da la forza di cui sono padrona allora spero di esserlo fino al mio ultimo giorno. Insomma nel corso degli anni ho fatto le ossa, la vita mi ha offerto le armi, mi ha fatto fortificare le radici, mi ha irrobbustito i rami. Mi dicevo allora: Bene, c'è un qualcosa dentro che mi fa male, un senso di colpa enorme, un peso legato al cuore...cosa devo fare per superarlo? Ero pienamente cosciente che se esiste un probleme DEVE per forza maggiore o per natura esistere anche la soluzione, tutto ha il suo contrario....il bello e il brutto, la gioia e il dolore, la vita e la morte, il bene e il male.....IL PROBLEMA E LA SUA SOLUZIONE. Mi sarò accostata alla psicologia per questo? Si credo anche per questo....ma come un fulmine a ciel sereno una mattina qualsiasi ho trovato cosa mi faceva così male e automaticamente ho visto dritta in faccia la soluzione....è sempre stata li.... l'avevo in una tasca, l'avevo nei ricordi, l'avevo su qualche pagina scritta nei miei diari....MA NON ERO PRONTA A VEDERLA. Quando ho aperto gli occhi alla realtà è stato come nascere per la seconda volta....ricordo che dopo un attimo di perplessità mi sono chiusa in bagno e ho riso tanto. Che stupida mi dicevo...che stupida!!! Ci ho messo 16 anni a superare quel primo scoglio, anni di silenzi per ascoltare gli altri, anni di accuse contro di me, anni di alternanza tra buio e luce, anni in cui la vita mi ha preso completamente a schiaffi ( e quando lo fa è veramente stronza)....ho dovuto prima fare una cosa difficilissima, una cosa che forse a parole sembra banale ma nei fatti è una vera sfida....HO PERDONATO ME STESSA. Mi sono perdonata di aver attribuito a me la colpa di una cosa che non avevo fatto, di una cosa che non avevo neanche pensato, di una cosa che mi aveva svuotata dall'interno. Ora però devo compiere una seconda mossa...devo perdonare un'altra persona, razionalmente l'ho fatto ma forse con il cuore ancora no. Con questa storia raccontata senza dettagli, vorrei solo dire che ognuno di noi è il risultato del suo passato e la fonte per il suo futuro, ammetto di sbagliare, ammetto i difetti che mi vengono attribuiti, ammetto a volte la mia troppa razionalità....ma io ho capito una cosa veramente semplice, anzi una cosa stupidissima direi....ho capito come le persone possono essere cosi letteralmente umani....con tutto ciò che il termine determina....con la loro esigenza di materialità, con il loro egoismo, con la loro lotta per la sopravvivenza, con la loro voglia di sopraffare gli altri, con la loro capacità di fare purtroppo a volte anche del male. Ed io per questa caratteristica ho sofferto tanto...ecco perchè sono diffidente, ecco perchè vado a pensare al di la di ciò che si vede a volte esagerando.....anche io sono un essere umano ed io ho le stesse caratteristiche che ho appena elencato....ecco perchè avevo i sensi di colpa ecco perchè mi sono dovuta perdonare. Chiedere agli altri di non farmi più soffrire sarebbe illogico, chiedere a me stessa di non soffrire sarebbe innaturale...ecco allora che ho semplicemente imparato ad osservare gli altri e a prevenire alcune loro azioni, questo non mi esonererà dal prendere altri calci in faccia ma almeno ho imparato a schivarne qualcuno.

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