lunedì 6 aprile 2009

Stanotte alle ore 03,32 è avvenuto un violento terremoto in abruzzo, qualcuno mi ha detto che si è sentito fino qui da noi, ma io non ho avvertito nulla, dormivo profondamente. Queste notizie quando arrivano, mi lasciano senza perole e questo è proprio raro che accada, visto che ho sempre da dire su tutto. La questione però è delicata, i miei commenti sono stati di dispiacere è di stupore, ma anche un pò di rabbia perchè un terremoto che avviene di notte è come un nemico che ti colpisce alle spalle, non hai neanche la facoltà di guardarlo negli occhi che lui ti ha già sparato dritto al cuore. La mia empatia a volte si moltiplica all'ennesima potenza, quando ascolto e vedo immagini come quelle che ci hanno offerto i telegiornali oggi, vorrei poter fare qualcosa, me lo ripeto dentro di me ma poi non trovo soluzione alla mia richiesta. Penso a tutte quelle persone che sono andate a letto felici perchè avevano passato una domenica bestiale come canta Fabio Concato, a chi invece si era perso in un abbraccio pieno d'amore e aveva sussurato promesse e desideri tra i sospiri, penso a chi è andato a dormire ripensando agli errori fatti e riprommettendosi di porre rimedio l'indomani, un domani però che è finito prima di giungere. Penso a chi ha faticato per addormentarsi, forse perchè preso dalle preoccupazioni della vita quotidiana, penso a chi ha pregato per la vita altrui e chi sognava cavalli alati e boschi incantati. Penso a quei bambini.... piccoli cuori pieni di gioia strappati agli occhi e alle braccia di chi li ha messi al mondo, gli stessi che felici questa settimana di assenza da scuola l'avrebbero passata a guardare di soppiatto le uova di cioccolato che poi avrebbero mangiato domenica. Si, domenica...proprio quel giorno, il giorno della resurrezione, un giorno dove la speranza fa da padrone, un giorno che per 92 persone tra le quali 5 bambini non arriverà mai. Penso a cosa avrei provato io se mi fossi svegliata in un cumulo di macerie, se mi fossi ritrovata a tu per tu con la morte, e a quanta disperazione profonda e letale avrei provato se le persone che amo si fossero solo leggermente ferite, si solamente ferite, perchè non posso neanche lontanamente immaginare, anche solo come esempio che una sola persona mi possa essere strappata via in una notte cattiva e beffarda. NO, non posso pensarci. Ma credo, anzi forse ne sono sicura, e non penso in questo di essere presuntuosa, che ognuno di voi stamattina davanti alla tragica notiza ha pensato, anche solo per un istante, ciò che ho appena detto. Tutti ci siamo ritrovati a immaginarci nei panni di quella gente che in 20 secondi hanno perso la vita, la famiglia, la casa....anni di sacrifici ridotti a un mucchio di calcinacci, sogni, desideri, progetti infranti, distrutti e spariti in un breve attimo che ha spazzato via tutto. Mi commuove il pensiero di tutto questo dolore ma mi rende felice la solidarietà che si manifesta in un momento tanto difficile, come me, non tutti possono fare qualcosa a livello pratico ma in queste situazioni anche solo un pensiero rivolto a tutti coloro che non sono più tra di noi, a chi è ancora in pericolo sotto edifici crollati, e chi tra le lacrime e con la stanchezza negli occhi dovrà ricominciare da zero, è importante. Io rivolgerò un pensiero di solidarietà a tutti coloro coivolti in questo evento straziante e spero che anche voi farete come me....forse non sarà molto ma restare indifferente ad una cosa simile è come restare indifferente alla VITA stessa.

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